Di solito è molto semplice e veloce: si inseriscono alcune parole chiave di sintomi nel motore di ricerca del proprio smartphone e si ottiene una diagnosi. Si mette la propria salute nelle mani di un medico virtuale, popolarmente conosciuto come Dottor Google. Il “medico” più consultato al mondo è anche considerato il più affidabile da chi cerca un’autodiagnosi su Internet.

In pochi minuti si può ottenere la “conferma” di una malattia che si sospetta, si ipotizza o si è solo messo in testa. Questo approccio spesso alimenta paure inutili e può portare ad autotrattamenti errati, con gravi conseguenze per la propria salute. Sembra che sempre più persone, in Europa e non solo, considerino Internet una buona fonte di informazioni sulla salute. Tuttavia, esiste un rischio non trascurabile, soprattutto per i non esperti, di distinguere le informazioni corrette dalle fake news.

Oltre al rischio di fare false autodiagnosi, c’è anche il rischio di cadere nella “cybercondria”: Se non si ottiene una diagnosi chiara dopo una ricerca su Internet, è probabile che si sia tentati di continuare a cercare. Si rischia così di cadere in una medicina eccessivamente prescrittiva, che insegue i sintomi e alimenta le paure. Se poi anche sintomi minori vengono erroneamente attribuiti a una malattia grave, ciò può avere conseguenze negative sulla propria psiche: si può diventare depressi e ipocondriaci.

È quindi sempre consigliabile consultare direttamente un medico e non cercare diagnosi “fai da te” su internet.

La Dolomiti Sportclinic è una clinica di ortopedia, traumatologia e fisioterapia con sede ad Ortisei in Val Gardena e ambulatori specialistici con diagnostica completa a Bolzano e Merano. È caratterizzata da un’équipe competente ed esperto di medici specializzati ed è sinonimo di un trattamento professionale, individuale e tempestivo secondo i più alti standard qualitativi.

L’attività medica della Dolomiti Sportclinic si concentra principalmente sulle cure acute nel campo della traumatologia e della traumatologia sportiva. Si va dalla visita iniziale e dal chiarimento diagnostico completo con trattamento conservativo e chirurgico al trattamento successivo di disturbi e lesioni nell’ambito della fisioterapia ambulatoriale.

È inoltre disponibile una gamma completa di procedure diagnostiche e terapeutiche per diverse patologie ortopediche e per limitazioni funzionali e disturbi articolari post-traumatici. La Dolomiti Sportclinic dispone di un proprio reparto di diagnostica per immagini. Oltre a un impianto radiografico digitale, sono disponibili anche strumenti a ultrasuoni e un tomografo a risonanza magnetica (MRI). Grazie a queste apparecchiature, le malattie e le lesioni dell’apparato muscolo-scheletrico possono essere riconosciute con precisione, esaminate e trattate precocemente. Gli specialisti della Dolomiti Sportclinic si impegnano a collaborare con il paziente per attuare senza indugio il trattamento più adatto alla sua lesione o limitazione, sia per i bambini che per gli adulti, utilizzando sia metodi conservativi-funzionali che chirurgici.

Affidatevi a medici competenti, esperti e specializzati!

Quando si tratta di lesioni sportive, danni all’apparato muscolo-scheletrico in seguito a incidenti o per usura, la Dolomiti Sportclinic è il vostro interlocutore in Alto Adige con la sede principale ad Ortisei e gli ambulatori con diagnostica completa a Bolzano e Merano.

I nostri piedi sono esposti ogni giorno a carichi enormi. Essi costituiscono la base, il fondamento del nostro corpo. Una struttura complessa e articolata di articolazioni, ossa, muscoli, legamenti, ecc. fa sì che i nostri piedi possano sopportare carichi statici e dinamici notevoli.

I disallineamenti dei piedi, le scarpe sbagliate o rotte e il sovraccarico simultaneo sono le cause più comuni del dolore ai piedi. I dolori possono essere molteplici, a partire dal tendine d’Achille, passando per la caviglia e il tallone, fino all’avampiede. Il dolore modifica lo schema dell’andatura, cioè il movimento di rotolamento dei piedi. Questo può anche innescare/aggravare disturbi alle articolazioni del ginocchio e dell’anca o addirittura alla colonna vertebrale.

Un’analisi/diagnosi precisa della disfunzione dei nostri piedi è il primo passo di qualsiasi terapia: Esame clinico, impronte del piede, analisi della deambulazione, radiografie, sonografia e persino risonanza magnetica. L’obiettivo della terapia è ripristinare la funzionalità dei piedi. A questo scopo è disponibile un’ampia gamma di opzioni di trattamento conservativo e chirurgico. Nella maggior parte dei casi, molto può essere ottenuto grazie a plantari personalizzati e alla scelta di una scarpa adatta. Può essere necessario anche un adattamento delle scarpe ortopediche, cioè una loro modifica. Una scarpa ortopedica personalizzata è utile per il trattamento di gravi deformità del piede, ad esempio dopo incidenti o in caso di grave artrosi (= segni di usura). Un’area particolare è rappresentata dal trattamento del piede nel diabete mellito (= diabete).

Se tutte queste terapie falliscono e non portano al successo desiderato, sono ancora disponibili opzioni di trattamento chirurgico. Solo in rari casi sono assolutamente necessarie fin dall’inizio del trattamento.

Un concetto di trattamento personalizzato per i vostri piedi è la strada per il successo e il miglioramento dei vostri sintomi.

Fissate un appuntamento per una consulenza personalizzata.

La vostra Dolomiti Sportclinic

Dr. med Gert Kamjunke

Sophia Amor, studentessa del Centro per le Professioni Sanitarie del Tirolo, è nel pieno della sua formazione per diventare una professionista della salute e dell’assistenza. Attualmente sta svolgendo il suo tirocinio presso la Dolomiti Sportclinic e ha l’opportunità di mettere in pratica le sue conoscenze teoriche. L’assistenza individuale è priorità assoluta ed il recupero della salute dei pazienti con l’aiuto dei nostri medici e infermieri specializzati fa parte del tirocinio.

La conoscenza dell’assistenza anestesiologica e dell’assistenza in sala operatoria la preparerà ad una futura carriera professionale e qualificata. Per poter fornire un’assistenza, un supporto ed un trattamento ottimale ai nostri pazienti, sarà accompagnata e preparata da un team di professionisti.

Leggete qui cosa dice la stessa signora Amor del suo stage con noi:

“In realtà mi è stato chiesto di scrivere solo 3-4 frasi, ma questo è impossibile con un centro di formazione così eccellente come la Dolomiti Sportclinic. Se dovessi descrivere questa casa con una sola parola, “familiare” sarebbe quella più adatta. Fin dal primo giorno sono stata accolta da tutti in modo molto amichevole e riconoscente. Per il team della Dolomiti Sportclinic non è affatto un problema essere una stagista proveniente da un altro Paese e con una scarsa conoscenza dell’italiano; se necessario, qui si parla semplicemente l’inglese.

L’apprendimento e l’aggiornamento sono molto importanti qui. Mi viene insegnato e spiegato ogni movimento importante, sia nel reparto di emergenza che in quello di degenza o in sala operatoria. L’aspetto positivo della DSC è l’opportunità di lavorare in modo indipendente, il che è indice della qualità della clinica come centro di formazione.

Vedere che una clinica poco appariscente dall’esterno offre così tanto talento, coesione e conoscenza è davvero un colpo di fortuna per una studente. Raramente, se non mai, mi sono sentita così a mio agio in un ambiente di lavoro come questo e non posso che elogiare tutte le persone coinvolte.

È un piacere e anche un onore far parte del team per qualche tempo. Non posso che consigliare a tutti gli studenti di fare uno stage alla Dolomiti Sportclinic, perché qui si acquisiscono molte conoscenze per la propria formazione.”

Dopo un intervento chirurgico, cosa fate voi fisioterapisti per aiutare il paziente a tornare in forma?

Sottoponiamo il paziente ad un check-Up che dipende dai giorni trascorsi dall’operazione e dal periodo post operatorio in cui si trova.

Nella prima fase ovviamente osserviamo se il processo infiammatorio è in diminuzione e se il movimento è completo.

Nelle fasi successive è importante se il paziente ha il controllo motorio dell’articolazione insieme alla sua possibilità di esprimere forza.

Nell’ultimo step, per esempio nell’arto inferiore, il paziente deve dimostrare di avere la capacità di potersi allenare in autonomia e riprendere la propria attività sportiva di corsa e cambi di direzione. Quindi viene valutato dal punto di vista dinamico, di potenza e capacità di saltare in sicurezza.

 

Cos’è una valutazione funzionale e perché il paziente dovrebbe sottoporsi a questi test nella Dolomiti Sportclinic?

Per noi fisioterapisti della Dolomiti Sportclinic il monitoraggio e la costante valutazione del percorso riabilitativo del paziente è fondamentale. Non basta un intervento chirurgico ben riuscito.

Intervenire subito su possibili complicanze e fare in modo che tutti gli obiettivi post operatori vengano raggiunti è alla base di una guarigione ottimale e di un ritorno allo Sport il più sicuro e veloce possibile.

 

Come si procede se la valutazione non raggiunge gli obiettivi?

In questo caso si propone al paziente un trattamento che possa colmare il deficit creando un programma ad hoc per ognuno.

La riabilitazione ortopedica-sportiva qui da noi in Dolomiti Sportclinic si basa non sul tempo trascorso dall’intervento ma bensì sul raggiungimento degli obiettivi necessari per passare alla fase successiva e per tornare in tutta sicurezza alla propria attività sportiva.

 

E’ utile fare questa valutazione anche senza interventi chirurgici?

Direi proprio di si.

Queste valutazioni, analizzando scompensi muscolari, di movimento e controllo del corpo,  aiutano nella prevenzione e nell’insorgenza di altre problematiche muscolo-scheletriche come tendinopatie, instabilità e dolori articolari.

Spesso nello sport una problematica viene trascurata e si continua a praticare convivendo con questi dolori. Il Team riabilitativo in Dolomiti Sportclinic con un’accurata valutazione del paziente ha la possibilità di scoprire la causa e trovare la soluzione.

 

Molte grazie per la Sua disponibilitá Dott. OMT Franscesco Latragna.

Gli infortuni possono verificarsi molto rapidamente nella vita di tutti i giorni, sia durante le attività sportive che durante le semplici mansioni; si, anche in casa possono accadere incidenti che causano dolore se non si presta attenzione. Inoltre, anche il dolore cronico influisce sulla qualità della vita di molte persone quando è presente per mesi o si ripresenta. Sia le lesioni traumatologiche sportive che il dolore cronico comportano spesso gravi limitazioni nella vita quotidiana, nel lavoro e nel tempo libero.

A questo punto sorge spontanea la domanda: a chi mi devo rivolgere quando avverto un dolore alle articolazioni?

Un medico ortopedico e traumatologico dovrebbe essere il primo punto di contatto.

La traumatologia si occupa delle lesioni e degli stati dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico in seguito a traumi sportivi, mentre l’ortopedia si occupa delle deformità e delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico. Le aree più comunemente interessate sono il ginocchio, la spalla, la mano e il polso, nonché la caviglia e il piede, seguiti dall’anca/pelvi e dalla colonna vertebrale.

Le cliniche specializzate offrono una gamma completa di procedure diagnostiche e di trattamento delle lesioni e dei quadri clinici ortopedici.

La diagnosi corretta è l’elemento fondamentale, in quanto è il prerequisito per un trattamento mirato, che può includere sia metodi conservativi che chirurgici. Solo sulla base di una diagnosi esatta il medico può elaborare insieme al paziente una strategia di trattamento individuale e mirata e aiutarlo a tornare in forma.

Il trattamento immediato e personalizzato di bambini e adulti consente loro di tornare alla vita quotidiana il più rapidamente possibile.

Quindi: se sentite dolori lievi o forti, fatevi visitare, perché ne vale la pena!

La radiografia, anche chiamata raggi X, é un metodo per ottenere una visuale interna di un paziente. Questa tecnica viene utilizzata principalmente quando si sospettano fratture ossee. Fu scoperto già nel 1895 da Wilhelm Conrad Roentgen ed è ancora considerato un metodo collaudato, che è stato notevolmente sviluppato nel corso degli anni. In questo modo è possibile formulare una diagnosi in modo rapido e molto preciso e adottare ulteriori misure per una pronta guarigione.

Le immagini radiologiche vengono utilizzate nel mondo moderno sia per i raggi X del corpo umano che per la cosiddetta scansione delle merci (ad esempio negli aeroporti o di camion).

Ogni lavoro è prezioso ed è valorizzato: dalla donna delle pulizie al medico. Solo quando tutti collaborano e si sostengono a vicenda il cerchio si chiude. Senza ogni singolo individuo non sarebbe possibile gestire una clinica privata, perché ognuno vi contribuisce una parte molto importante.

La giornata di sabato è stata una meritata uscita per tutti i dipendenti, che durante tutto l’anno si prodigano affinché i pazienti si sentano a proprio agio e possano trascorrere un piacevole soggiorno presso la Dolomiti Sportclinic. Quest’anno siamo partiti da Peschiera gustandoci un aperitivo in barca. Poi è seguito un meraviglioso menù di pesce al Garda dove tutti hanno potuto godersi la giornata.

Anche in questa escursione si è potuta sentire l’interazione piacevole e rispettosa tra i dipendenti, che non è solo molto presente al lavoro, ma anche al di fuori di esso. Le attività extraprofessionali congiunte promuovono un senso di comunità, che porta ad un clima di lavoro professionale e rispettoso. Queste meravigliose qualità contraddistinguono i dipendenti e insieme formano una Dolomiti Sportclinic di alta qualitá.

La giornata si è conclusa calorosamente e allegramente. C’erano risate e scherzi divertenti. Un’escursione in cui i collaboratori hanno potuto ricaricare le batterie e la motivazione per continuare a fornire cure affidabili per il benessere dei pazienti.

Di seguito la descrizione della studentessa Lea riguardo allo stage scolastico, che ha svolto a marzo 2023 nell’amministrazione della Dolomiti Sportclinic in Val Gardena:

“Attualmente frequento il 2° anno di commercio e amministrazione presso il centro di formazione professionale a Brunico e come parte di questa formazione devo fare uno stage obbligatorio nell’amministrazione di un’azienda. Fortunatamente ho potuto svolgerlo presso la Dolomiti Sportclinic in Val Gardena. Come tirocinante, sono stata accolta molto calorosamente da tutti. Anche nell’amministrazione la routine quotidiana di una clinica è molto varia e non ci si annoia mai. Per me sono state due settimane interessanti da cui posso portare con me un bagaglio pieno di esperienze e ricordi. Grazie di cuore per tutto!”

L’ingessatura è un trattamento conservativo e viene utilizzata principalmente per le fratture ossee non complesse, cioè quelle in cui la frattura non è scomposta.

Nel caso di fratture ossee complicate, invece, l’intervento chirurgico spesso è indispensabile.

Il gesso stabilizza la parte del corpo interessata e ne impedisce il movimento. In caso di fratture è importante immobilizzare le parti del corpo lese per favorire il processo di guarigione.

L’ingessatura è composta da un cosiddetto sottofondo (di solito in cotone), da uno strato di imbottitura morbida (come si vede nella foto qui sopra) e da uno strato rigido di gesso.

Prima di applicare le bende di gesso, queste vengono immerse brevemente in acqua fredda e strizzate. Quindi il medico o l’infermiere avvolge il braccio o la gamba da distale a prossimale. Dopo aver applicato ogni benda di gesso, il medico o l’infermiere la liscia in modo che i singoli strati si adattino l’uno con l’altro all’arto e non si formino grinze.

In alcune fratture, gli ausili possono aiutare a ridurre la frattura (come nella foto, dove la mano è sotto trazione). È importante che la frattura in posizione ridotta venga fissata dal gesso.

Le estremità di cotone non vengono avvolte, ma vengono ripiegate e fissate con un’altra benda di gesso. In questo modo si crea un bordo imbottito. Infine il gesso per qualche minuto può ancora essere rielaborato e ottimizzato.

Il Dr. Arnold Gurndin di Aldino in seguito alla sua formazione specialistica in ortopedia e traumatologia e la sua esperienza lavorativa all’estero ha fondato un ambulatorio a Ortisei nel 2010. Fin dall’inizio, la visione era quella di essere l’istituzione leader nelle Dolomiti per tutto quello che riguarda la traumatologia e l’ortopedia.

Nel corso del tempo, la domanda è cresciuta, i pazienti sono arrivati con lesioni sempre più complesse, tanto che si è reso necessario ampliare i servizi in loco. Il Dr. Arnold Gurndin ha coinvolto il fratello Anton Gurndin come direttore amministrativo e solo 2 anni dopo la struttura nel Prinoth Center 181 è stata ampliata con sale operatorie, una degenza e una palestra per la fisioterapia. Il 27 dicembre 2012 ha avuto luogo il primo intervento chirurgico ad Ortisei – la nascita ufficiale della Dolomiti Sportclinic.

Insieme abbiamo festeggiato il 10° anniversario della Dolomiti Sportclinic l’11 novembre 2022.

Il bendaggio Gilchrist è stato inventato oltre 100 anni fa dal dermatologo americano Thomas C. Gilchrist. Questo bendaggio di sostegno può essere applicato dopo lesioni o operazioni per immobilizzare la spalla e il braccio in una determinata posizione e per sostenerli allo stesso tempo.

Il braccio superiore del lato leso si trova attaccato al lato del corpo, il gomito è piegato ad angolo retto e l’avambraccio poggia sulla parte anteriore dell’addome.

Una volta applicato il bendaggio Gilchrist, il carico del braccio è tenuto da un anello che pende intorno al collo del paziente.

Il bendaggio Gilchrist viene spesso applicato dopo le seguenti lesioni:

  • Lussazione della spalla
  • Frattura dell’osso superiore del braccio vicino alla spalla (frattura dell’omero prossimale o frattura della testa dell’omero)
  • Frattura della clavicola nella regione esterna (frattura laterale della clavicola)
  • Lesione dell’articolazione acromion-claveare

La durata in cui il bendaggio Gilchrist deve essere portato dipende dal tipo di lesione o di intervento chirurgico. Di solito viene consigliato di portarlo da due a sei settimane, seguito poi da un ripristino mirato della mobilità attraverso la fisioterapia.

Per saperne di più sulla spalla, cliccate qui.

Nella foto: La studentessa di medicina Aurelia P. e il Dott. Robert Barbetta esaminano l’articolazione del ginocchio.

 

La Dolomiti Sportclinic attribuisce grande importanza al sostegno dei giovani studenti nella loro istruzione e formazione e a dare loro un’idea del lavoro presso una clinica ortopedica.

Questo inverno per diverse settimane una giovane studentessa di medicina proveniente dalla Germania è venuta a fare formazione con i nostri medici. Quella che segue è una breve descrizione delle impressioni personali della signora Aurelia P:

“Come parte dei miei studi di medicina, ho completato una parte dell’anno pratico qui presso la Dolomiti Sportclinic a marzo. Mi è piaciuta molto sia la cura dei pazienti nell’ambulatorio che il lavoro in sala operatoria e ho potuto imparare molto per il poco tempo a disposizione! Dato che la stagione sciistica stava già finendo, c’era sempre abbastanza tempo per farmi spiegare le cose e per dare una mano io stesso. Naturalmente, la parte pratica è stata la più coinvolgente. Già il primo giorno, tutta la squadra mi ha accolto così calorosamente che ho sempre avuto la sensazione di essere parte del team della Sportclinic. Anche se spero di essere risparmiato da eventuali infortuni sugli sci, mi sentirei anche in ottime mani come paziente, non per ultimo perché è stato sempre dedicato tantissimo tempo ai bisogni individuali di ogni persona. Mi sarebbe piaciuto rimanere più a lungo e se dovessi avere l’opportunità di passare nel prossimo futuro, sia solo per prendere un caffè o forse già come medico, mi farebbe molto piacere”.

Nella sede nuova e spaziosa vi aspettano i nostri specialisti dell’ortopedia e della traumatologia dello sport. Sia per una visita programmata o senza appuntamento a causa di una lesione fresca, grazie alla diagnostica completa con raggi X, risonanza magnetica ed ecografia, offriamo un trattamento immediato e completo.

I nostri fisioterapisti completano il servizio con la terapia manuale e la riabilitazione. A questo scopo, oltre agli ambulatori, è disponibile una palestra dotata delle più moderne attrezzature.

Dolomiti Sportclinic – NEW LOCATION a BOLZANO in Via Innsbruck 23

Persone in tutto il mondo stanno soffrendo dalla pandemia causata dal coronavirus SARS-CoV-2. Siamo felici di aver finalmente ricevuto il vaccino contro di esso.
Anche i nostri dipendenti si sono sottoposti al vaccino contro il SARS-CoV-2 per proteggere se stessi, la propria famiglia, gli amici e soprattutto i nostri pazienti.

Tra i medici della Dolomiti Sportclinic ci sono alcuni che si sono specializzati nelle malattie della colonna vertebrale. Questi riescono a diagnosticate e trattare precocemente alterazioni degenerative e malattie acute del disco intervertebrale.

Nella terapia spesso si cerca di stabilizzare la colonna vertebrale usando dei corsetti lombari oltre a iniezioni nella zona interessata.

In quest’ultimo caso viene inserita una siringa, che contiene una combinazione di antidolorifico e cortisone, in modo che la terapia abbi effetto direttamente nella zona interessata.

Il paziente rimane sotto controllo medico per alcuni minuti dopo l’infiltrazione e può lasciare la clinica solo se accompagnato da una persona di fiducia.

Cambio della medicazione significa cambiare i bendaggi e pulire la ferita. È principalmente un’attività medica che in un ospedale o in un ambulatorio medico viene spesso delegato ad un/una infermiere/a. Il cambio della medicazione è d’importanza per valutare il processo di guarigione, la scoperta tempestiva dei disturbi di guarigione e per garantire l’igiene delle ferite cambiando i bendaggi contaminati e sporchi di secreti. Viene fatta una distinzione tra cambi di medicazione asettica e settica.

La frequenza dei cambi della medicazione è una decisione medica. Normalmente il primo cambio della medicazione avviene il giorno dopo l’operazione, poi il 5° giorno e il 14° giorno con rimozione della sutura o della graffetta, che potrebbe avvenire anche prima se la ferita sanguinasse o compaiono segni di infezione (arrossamento, dolore, gonfiore o riscaldamento). Lo stesso vale se il bendaggio è umido o sporco.

Dominik Paris lascia la Dolomiti Sportclinic a Ortisei con le stampelle il 24 gennaio 2020. Lo sciatore ha subito una lesione di ginocchio con rottura del legamento crociato durante un allenamento nelle vicinanze di Kitzbühel il 21 gennaio 2020. Dopo gli esami appropriati e la valutazione delle varie possibilità, decide di farsi operare il giorno seguente presso la Dolomiti Sportclinic dal suo medico di fiducia Dott. Arnold Gurndin.
Dopo l’intervento Dominik Paris è fiducioso e determinato a ritornare in forma. All’inizio ci sarà una fase di riposo, poi inizierà gradualmente con la riabilitazione e l’allenamento adeguato. Ora, per la prima volta da molti anni, ha tempo da trascorrere con la famiglia. Dominik ringrazia anche per i numerosi messaggi di auguri che ha ricevuto da atleti e compagni di squadra e gli hanno fatto tanto piacere.
Il chirurgo Dott. Arnold Gurndin afferma che l’operazione è andata molto bene. Dominik è stato fortunato ad aver subito solamente una rottura del legamento crociato. Cartilagine e menisco sono intatti e l’articolazione funziona perfettamente. I presupposti per ritornare in gran forma e a gareggiare a livello mondiale sono molto buoni.

 

Nella foto da sinistra a destra: il Direttore Sanitario Dott. Arnold Gurndin, il campione di sci Dominik Paris e il Direttore Amministrativo Dr. Anton Gurndin

Il 17 dicembre 2019 è stata festeggiata l’inaugurazione della nuova Dolomiten Trauma Clinic a Tesero in Val di Fiemme. Tanta gente dalle località circostanti si è recata presso la nuova struttura. Il prete Don Massimiliano ha dato la benedizione prima che Massimo Ruffinella della Trauma Medical Clinic, Anton Gurndin della Dolomiti Sportclinic e Markus Hager della Brixsana hanno dato il benvenuto. Si è potuto visitare tutte le stanze, incluso la sala raggi e la sala con la risonanza magnetica. Erich del Eggerhof ha provveduto gli ospiti con ottimi piatti di pasta. Non mancavano senz’altro le bevande per fare il brindisi alla nuova struttura che offre alla Val di Fiemme e ai dintorni un servizio professionale ed immediato per pazienti lesionati.

La tirocinante Linda racconta:

“Mi chiamo Linda, frequento la quarta superiore e mi è stato permesso di fare uno stage presso la Dolomiti Sportclinic in Val Gardena dal 25 novembre 2019 al 06 dicembre 2019.
Ho iniziato il primo giorno delle 2 settimane di stage piena di gioia e con tante aspettative.
Già dopo poco tempo mi sono sentita incredibilmente bene, essendo stata accolta calorosamente sia dal mio supervisore di stage che dagli altri dipendenti.
Nel corso delle due settimane ho avuto modo di conoscere la vita professionale di infermieri, tecnici radiografici, segretarie e medici.
Sono stata coinvolta ovunque, tutto mi è stato spiegato nel miglior modo possibile e mi è stato permesso di fare domande in qualsiasi momento.
Per me è stato particolarmente eccitante vedere da “dietro le quinte” quello che succede in un ospedale o in una clinica.
Ho lasciato la Dolomiti Sportclinic con un molte nuove impressioni ed esperienze, che sicuramente mi aiuteranno nella mia scelta professionale.
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti i dipendenti della DSC per questa meravigliosa ed emozionante avventura.”

La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) è una metodica radiologica che utilizza raggi X, come quelle delle radiografie. Grazie all’utilizzo di programmi informatici particolari è in grado di ricostruire immagini 3D del corpo umano. Queste sono importanti per fare una diagnosi ben precisa oltre ad essere di grande aiuto durante il trattamento chirurgico di fratture complesse.

L’immagine qui sopra è stata estratta da una ricostruzione 3D di una TAC della tibia, dove è ben visibile la frattura.

 

Il macchinario per la TAC

 

Di seguito alcuni consigli per un comportamento corretto per evitare complicazioni:

  • tenere l’arto sollevato
  • muovere dita e articolazioni libere
  • evitare di traumatizzare l’arto ingessato nonostante protetto da gesso o tutore
  • non modificare o rimuovere il gesso, far vedere al medico eventuali lesioni cutanee
  • seguire le indicazioni per l’applicazione e rimozione del tutore come da indicazione medica
  • non bagnare o sporcare il gesso o il tutore
  • applicare ghiaccio in corrispondenza dell’apertura della valva gessata

Per le lesioni alle estremità inferiori seguire la prescrizione medica riguardo all’uso della profilassi tromboembolica.

 

Un comportamento scorretto può portare alle seguenti complicazioni: 

  • dolore acuto
  • formicolio o paresi
  • bruciore o rossore
  • perdita di movimento dell’ estremitá / delle dita non ingessate

Se si avverte uno di questi sintomi consigliamo di rivolgersi subito alla Dolomiti Sportclinic o ad un ospedale nelle vicinanze.

 

Durante tutto l’anno il nostro focus è indirizzato sul benessere dei nostri pazienti. Una volta l’anno tutto si gira solamente attorno al divertimento. Per l’oramai tradizionale gita di fine stagione ci vuole sempre un programma speciale e pieno d’azione. Quest’anno ci siamo avviati in direzione del Lago di Garda per giocare a Paint Ball. Suddivisi in 4 squadre abbiamo messo alla prova il spirito di gruppo, l’agilità, la precisione di tiro e la velocità. Dopo ci aspettava una cena a base di pesce in uno splendido ristorante su una collina sopra il lago. Per concludere la giornata in compagnia abbiamo fatto un quiz di gruppo con domande interessanti e divertenti riguardanti la Dolomiti Sportclinic.

La famosa Brennercom Sailing Week in Croazia si manifesterà quest’anno dal 4 al 11 maggio 2019. Venti barche a vela si presenteranno alla partenza, tra cui anche una sponsorizzata dalla Dolomiti Sportclinic. Auguriamo tanto successo e tanto divertimento ai nostri uomini.